Profumo delizioso, colorazione viva e una struttura che non può passare inosservata: la lavanda è una pianta erbacea che è amatissima dagli appassionati di giardinaggio. E’ una pianta perenne, sempreverde che è originaria del bacino del Mediterraneo. Presenta delle foglie molto profumate, di forma allungata e in estate produce moltissimi fiori che sono aggruppati in spighe. Si tratta di una pianta da giardino che è resistenti al freddo e viene utilizzata come siepi oppure per la formazione di larghi cespugli.
Si adatta al meglio alla coltivazione a terra e anche in vaso, poiché è a crescita rapida ed arriva fino a un metro e oltre. Si tratta di una tipologia di pianta rustica, che sa reggere al caldo che caratterizza l’estate più torrida e al freddo più rigido. Preferisce le posizioni soleggiate e ben ventilate.
Descrizione e caratteristiche della lavanda
- Tipo di pianta: arbusto sempreverde;
- Esposizione: sole;
- Altezza: 25-75 cm;
- Terreno: terreni ben drenati e calcarei;
- Colori: viola, blu, sfumature rosa;
- Fioritura: a partire dalla fine della primavera a tutta l’estate.
La lavanda deve la sua particolare bellezza ad annaffiature non troppo abbondanti e soprattutto non troppo frequenti, è sempre bene coltivarla lasciando che i terreni siano ben asciutti prima di andare a irrigare. Si adatta bene ai giorni asciutti piuttosto che a un substrato inzuppato d’acqua. Non richiede particolari fertilizzanti, ma volendo potrete usare del concime all’inizio della stagione vegetativa, nel mese di aprile.
Evitate gli ambienti umidi e cercate sempre di non insistere particolarmente con l’acqua: cercate quindi di proteggerla dal maltempo qualora viviate in luoghi caratterizzati da ampie e continue precipitazioni. Non richiede grandi cure o particolari attenzioni, purché sia situata in un giardino con terreno ben drenato.
Manutenzione e cura
La lavanda prosegue nel suo periodo di fioritura per tutta l’estate; non appena è terminato tale periodo potrete prelevare dai singoli rametti delle talee di 10-15 cm, tagliandoli con una lama ben affilata. La parte che preleverete dovrà essere immersa in una polvere rizogena che è perfetta per poter facilitare la radicazione. Le talee si sistemano in una composta di torba miscelata con sabbia grossolana, ponendone una all’interno di un singolo buco, cercando di compattare il tutto in modo omogeneo con il terriccio.
Se il terreno dovesse essere tenuto in condizioni di umidità, si rischia di andare a causare un marciume radicale; a livello di parassiti, la lavanda può essere attaccata da funghi e da larve di insetti. Va detto però che il principale nemico della lavanda è un fungo particolarmente dannoso che agisce andando ad attaccare le foglie alla loro base. Per riconoscerlo dovrete notare la possibile comparsa di macchie chiare sulle foglie.
Per poterle curare dovrete repentinamente rimuovere le parti infettate, andando anche ad arieggiare e pulire la zona in cui si trovi la lavanda, andando a diminuire l’umidità del terreno. Se la malattia dovesse continuare e persistere si può ricorrere a trattamenti mirati e specifici che potranno facilmente agire direttamente sull’origine di questo fungo.