Il giardino giapponese è amato e conosciuto per saper ricreare paesaggi ideali in miniatura, spesso in un modo altamente astratto e stilizzato. Fin dai tempi degli imperatori e nobili, l’obiettivo era quello di andare a ricreare il piacere estetico, mentre nel caso di quei giardini dei templi buddisti si pensava a una creazione utile per favorire la meditazione. Si basa su alcuni principi fondamentali che sono strettamente legati alla cultura giapponese:
- Profondità;
- Contrasto;
- Armonia;
- Disparità degli elementi;
- Natura.
Quando parliamo di profondità facciamo riferimento alla prospettiva degli elementi da inserire, così da avere una visione completa dell’orizzonte; il contrasto si basa sulla scelta delle specie di fiori e sui colori. L’armonia è data dalle linee gentili, flessuose e asimmetriche. La disparità degli elementi è legata all’armonia di un giardino e la natura ci porta a pensare che dovranno sempre essere presenti sfumature diverse e ricche, così da avere una visione ambientale che sia variegata ma soprattutto equilibrata.
I principali stili di giardini giapponesi sono:
- karesansui: di roccia giapponese o giardini zen, dove generalmente si medita e dove la sabbia bianca va a sostituire la presenza dell’acqua;
- roji: sono semplici e conosciuti per essere giardini rustici;
- kaiyu-shiki-teien: il visitatore può seguire un percorso per vedere paesaggi accuratamente composti;
- tsubo-niwa: piccoli giardini che vengono situati in cortile.
Il giardino giapponese è noto per la miniatura di cui sono stati dotati i suoi elementi: dalle siepi alle aiuole, con elementi che spesso troviamo presenti in natura in forme molto più maestose.
Per molti secolo questi giardini si sono sviluppati grazie all’influenza dei giardini cinesi, ma a poco a poco i progettisti giapponesi hanno voluto liberare la propria creatività dando vita a stili personali che si sono man mano basati sulla cultura giapponese.
Costruire il giardino giapponese?
Dovrete acquistare elementi rocciosi e andare a sistemarli ai confini del giardino in modo da farli apparire come montagne che segnano lo spazio: le montagne lontane per la loro simbologia sono il simbolo di solitudine, mentre se vengono posizionate vicino rappresentano l’unione e la relazione tra esseri umani.
Il suolo dovrà essere pieno di ghiaia che rappresenta l’acqua; a quel punto i viali dovranno essere caratterizzati da linee ondeggianti, e formare zone sparse di muschio sulle sponde di ipotetici laghetti di piccole dimensioni. Per creare il vostro angolo di meditazione dovrete infine andare a predisporre un angolo con delle lanterne di pietra: qui riuscirete a trovare la serenità e la consapevolezza utile per accettare di trovarvi in un luogo lontano dove non verrete disturbati mai dai problemi e dallo stress esterno.