Le piscine fuori terra sono sempre più diffuse e in effetti sono comode e ne esistono anche modelli poco costosi, decisamente accessibili e che consentono a chiunque lo desideri e dispone di uno spazio aperto, di potersi godere una piscina, anche se in genere per pochi mesi l’anno.
Ci sono prodotti di ottima qualità anche in questa categoria, ma è innegabile che se si opta per una piscina interrata si possa fare un salto di qualità notevole, anche se a fronte di spese non trascurabili.
Ci sono molte differenti tipologie di piscine, che usano diversi materiali, approcci e soluzioni tecniche e che si possono adattare a vari spazi, necessità e budget. Imparare a conoscere un po’ meglio questo complesso mondo, consente a chi lo desidera di compiere scelte più consapevoli e informate, il che è sempre un bene per il consumatore.
Un buon produttore di piscine come Proleader in genere offre più alternative diverse, vasche di diversi brand, con soluzioni e materiali di vario tipo, così da poter rispondere al meglio alle esigenze e preferenze più differenti.
Tipologie delle piscine
Una delle soluzioni migliori per dotarsi di una piscina in giardino è quella di scegliere il cemento armato che consente lunga durata e notevole libertà, nel progettare la vasca della forma e della dimensione voluta.
Con questo materiale si può anche realizzare una sempre scenografica piscina a sfioro, così come ogni altra tipologia di piscina.
Tra i maggiori punti di forza di una piscina realizzata in cemento armato c’è senza dubbio la lunga durata, a patto ovviamente che sia ben progettata, realizzata e rifinita. Altro punto di forza di rilievo è la massima personalizzazione possibile, sul fronte di forma, dimensioni e rivestimenti. Infine questa soluzione è apprezzabile anche per il ridotto ingombro perimetrale.
Ci sono però anche aspetti critici, che andrebbero sempre opportunamente considerati. Per prima cosa i costi impegnativi. La possibilità che nel tempo si vadano a creare delle crepe. L’elevata dispersione termica di un materiale come il cemento e non ultimo i tempi piuttosto lunghi per la costruzione.
Un’altra soluzione tecnica, è rappresentata da piscine interrate realizzate con pannelli d’acciaio. In questo caso in genere si usa una soletta in cemento sulla quale vengono montati pannelli modulari in acciaio, che vanno a creare le pareti della vasca.
Questa soluzione ha diversi punti di forza, tempi e costi più contenuti, una lunga durata, una notevole libertà progettuale, ma ha dei limiti per quanto riguarda i possibili rivestimenti e non si presta bene in situazioni in cui ci siano spazi molto limitati, visto che i pannelli necessitano di appositi contrafforti per risultare stabili.
Un’altra alternativa al cemento, che è giusto conoscere, è rappresentata da piscine in casseri di polistirolo a perdere. I casseri in EPS permettono soluzioni tecniche simili a quelle di una piscina in muratura, ma con costi più contenuti. In teoria poi a queste piscine sono applicabili tutti i possibili rivestimenti, compreso il mosaico. Si possono realizzare diverse forme, anche se con dimensioni non troppo estese.
Tra i punti di forza l’ottimo isolamento termico e il buon rapporto tra qualità e prezzo, tra le criticità da segnalare la difficoltà di intervento al momento di dover effettuare eventuali riparazioni.
Le piscine prefabbricate in lamiera sono l’ultima opzione che prendiamo in considerazione. Si tratta delle piscine interrate più economiche tra quelle presenti oggi sul mercato. Sono disponibili in varie forme, sempre arrotondate e non sono personalizzabili.
Hanno un’installazione semplice, veloce ed economica, in genere però hanno una vita piuttosto limitata, stimabile in circa 10 anni, che si possono prolungare un po’, prendendosene sempre cura al meglio.