Quando si sceglie di acquistare un trattore tagliaerba per gestire un’area verde, il giardino di casa o l’orto, sono tante le caratteristiche da valutare per fare la scelta giusta. Alcune di queste riguardano la struttura del tagliaerba, mentre altre, ugualmente importanti, sono legati al sistema di taglio di scarico dello sfalcio. Infatti, si tratta di fattori che possono fare la differenza.
Tipi di scarico dei trattori tagliaerba, ecco le differenze
Anni fa, i trattori tagliaerba erano dotati di un unico sistema di scarico che faceva cadere l’erba tagliata e che, quindi, doveva essere raccolta ed eliminata manualmente. Oggi, invece, esistono dei tagliaerba con scarico laterale o posteriore, con sistema di raccolta dello sfalcio grazie a un contenitore o che consentono di effettuare il mulching.
I tosaerba con sistema di raccolta indirizzano lo sfalcio in un apposito cesto da svuotare quando è pieno. Alcuni modelli di trattori tagliaerba sono dotati anche di un comodo indicatore. Il sistema di mulching, invece, non rende necessario raccogliere l’erba tagliata, che viene sminuzzata e rilasciata direttamente sul terreno. In questo modo, lo sfalcio si trasforma in una sostanza organica per concimare naturalmente la superficie. Questo sistema viene garantito da un dispositivo di taglio che mantiene l’erba in circolo nel piatto di taglio finché si sminuzza e poi la distribuisce sul prato senza ammucchiarla in un unico posto.
Tuttavia, non tutti i modelli di tagliaerba hanno il deflettore per il mulching, a volte infatti questo accessorio va acquistato a parte.
Quale modello di tosaerba scegliere
Il trattore tagliaerba con sistema mulching è un attrezzo comodo e pratico, ma per ottenere buoni risultati va utilizzato solo quando l’erba non è troppo alta. Infatti, alcuni modelli di tosaerba, soprattutto quelli più semplici, possono incontrare difficoltà nell’eseguire lo sfalcio.
Invece, i tosaerba con sistema di scarico laterale o posteriore si prestano a essere utilizzati senza problemi anche in presenza di erba alta. Per questo motivo, spesso si preferisce acquistare questo attrezzo. Oggi, però, i modelli più avanzati, grazie ad alcuni sistemi di taglio innovativi, superano le problematiche del mulching. Un’ottima opzione è quella di valutare l’acquisto di un tosaerba che prevede diverse tipologie di scarico.
Se si acquista un trattore tagliaerba con sistema di raccolta, in questo caso bisogna scegliere un modello che prevede un cestello di capacità adeguata per trattenere grandi quantità di sfalcio. In questo modo, si potrà evitare di dover svuotare frequentemente il contenitore.
Come gestire al meglio il trattore tagliaerba: pulizia e manutenzione
Il trattore tagliaerba è un attrezzo pratico per gestire il verde e per far sì che il giardino o l’orto siano sempre in ottimo stato. Tuttavia, bisogna prestare un po’ di attenzione alla manutenzione e alle operazioni di pulizia per far si che sia sempre efficiente e che anche il sistema di scarico sia pulito e funzionale.
Prima di iniziare a sfalciare l’erba, è necessario verificare che tutti gli elementi del trattorino tagliaerba, come gli scarichi dell’erba, deflettori, sacco raccogli erba o kit per il mulching, siano posizionati correttamente e puliti.
Dopo ogni utilizzo, il trattorino tagliaerba deve essere pulito, passando una spugna leggermente inumidita sulla scocca, senza bagnare il motore e i componenti dell’impianto elettrico. Poi, tutti i residui d’erba e le foglie andranno rimossi dal motore e dal canale di espulsione.
Se si utilizza il sistema di raccolta, lo sfalcio andrà eliminato nell’organico. Il sistema mulching, oppure lo scarico posteriore e laterale, invece permette di velocizzare le operazioni dato che l’erba sminuzzata viene rilasciata direttamente sul terreno.